Perchè assumere uno scout?

Secondo l'edizione spagnola del magazine Forbes è davvero utile alle aziende assumere chi è stato scout. Perché? Ci sono almeno 10 buone, anzi ottime ragioni, valide anche per spingere i vostri figli a partecipare alle attività degli scout.

Chi è stato scout da bambino sa lavorare in team, è creativo, ha dei valori e mantiene la parola data. Essere scout è uno stile di vita, un impegno che si prende.


Questo si vede anche nel mondo del lavoro, anni dopo.


L'edizione spagnola della rivista di economia e di finanza Forbes ha realizzato un decalogo per sostenere quanto sia utile alle aziende assumere uno scout. Consigliando di scrivere sul curriculum se si è scout o si è stati un educatore. E perché valga la pena farlo. Niente a che vedere con doti commerciali, ma solo legate al saper stare insieme.


Ecco quindi perché fare gli scout fa bene.


1. Sa lavorare in team

Chi ha fatto gli scout può arrivare ad avere 15 anni di esperienza di lavoro di squadra, con un valore universale alla base: il rispetto per gli altri. Sa montare una tenda e organizzare un campo estivo per 200 bimbi. Per lui la cooperazione è importante e ragiona in base a progetti da realizzare.


2. E' creativo

Sa trovare soluzioni creative a situazioni avverse. Ha dovuto improvvisare in situazioni impreviste, inventare un gioco per motivare 100 bambini in 15 giorni, organizzare una campagna di raccolta fondi per le spese di un campo di lavoro in Siria.


3. Rispetta la sua scala di valori e la parola data

E' abituato a programmare e a portare a termine le attività con riferimento ai valori degli scout all'interno di un contesto ben definito (nel mondo professionale è il "codice etico"). Ciò lo spinge a credere ai progetti che inizia e ad allinearli ai suoi interessi e alle sue passioni. La verità, la nobiltà, la giustizia, la solidarietà e il rispetto per la parola data sono valori non negoziabili.


4. Sa guidare ed essere guidato

Da quando aveva sei anni ha imparato a prendere decisioni e a lavorare a progetti diversi. In alcuni di questi è lui a guidare, in altri è guidato dai suoi compagni. Quando guida lo fa con il consenso e la fiducia, ponendosi nei panni degli altri e rimanendo coerente nelle sue decisioni. Quando viene guidato, lavora in squadra con rispetto, promuovendo il consenso e la coesione.


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5. E' empatico

Come in un'azienda, in un gruppo scout convivono bambini e bambine di età, capacità e interessi diversi. L'empatia gioca un ruolo essenziale per la convivenza e l'aiuto reciproco. Uno scout ha appreso che non tutti devono portare lo stesso peso nello zaino, ma che si distribuisce in base alle capacità di ciascuno o che la miglior escursione di montagna non è quella che arriva più in alto, ma quella che è alla portata di tutto il gruppo.


6. Dà valore allo sforzo

Fin da piccoli, le attività della vita scout, molto legate alla natura, devono essere indirizzate perché si impari a superarsi anche quando si crede di non avere più le forze neanche per un altro solo passo, perché si impari a sorridere davanti alle difficoltà e a sforzarsi per raggiungere ogni obiettivo.


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7. Sa porre obiettivi e valutarli

Sin da piccolo lo scout fa pratica nel proporsi degli obiettivi, sia personali che di squadra, per poi valutarsi e ricevere la valutazione altrui. Il feedback costruttivo è, quindi, una pratica che uno scout domina molto bene quando inizia la sua vita lavorativa.


8. È generoso

'Dare' e 'condividere' sono i verbi più comuni nella vita scout. L'acqua che rimane in una borraccia non è del suo proprietario, ma di chi ne ha più bisogno, e un educatore può arrivare a investire 1.000 ore all'anno come volontario, al fine di educare i bambini ad essere persone migliori.


9. Lotta contro l'ingiustizia

Con il motto "lascia il mondo migliore di come lo hai trovato", la pedagogia scout si basa sul fatto che i bambini siano capaci di comprendere e mettere in pratica il proprio potenziale per migliorare l'ambiente che li circonda, affrontando con coraggio le sfide che si presentano, agendo per cambiare la situazione.


10. È una persona che ha "risorse"

Ha una profonda esperienza nel dinamizzare riunioni, inventarsi un gioco per risolvere un conflitto, parlare in pubblico o localizzare l'impresa più economica per l'affitto degli autobus. È dinamico e avventuroso ed è abituato a risolvere problemi di diverse forme e dimensioni.


Fonte: Forbes.es





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